Riserva Naturale Statale Bosco della Fontana

Riserva Naturale Statale Bosco della Fontana

Bosco Fontana rappresenta ciò che rimane di un'area ben più vasta anticamente di proprietà dei Gonzaga.

Dopo la seconda metà del 1600, con la caduta del Ducato, la foresta è abbandonata fino a divenire un quartier generale degli austriaci nel 1700; successivamente subisce continue minacce di distruzione. Nel 1910 entra a far parte del Demanio forestale e nel 1921 è dichiarato Monumento Nazionale; da quel momento inizia la tutela dell'area. 
L'85 % della riserva è occupata dalla foresta, il rimanente da prateria e una piccola zona umida. La Riserva rappresenta uno degli ultimi relitti di foresta planiziaria della Pianura Padana.
Le ricerche scientifiche della Riserva sono costantemente seguite dal Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità di Verona, Istituto di ricerca di livello nazionale del Corpo Forestale dello Stato specializzato nella tassonomia degli Invertebrati.


Flora
La foresta è un tipico Querco-carpineto della Pianura padana, ed è composto prevalentemente da farnia (Quercus robur) e da carpino bianco (Carpinus betulus) con un fitto sottobosco di nocciolo, corniolo, biancospino e sambuco. Complessivamente le specie spontanee censite nella Riserva sono 470; di queste, 60 sono considerate rare nella Pianura padana. La prateria al centro della Riserva ha un rilevante significato per la conservazione in quanto rappresenta uno degli ultimi relitti di prateria "antica" ancora presenti nel territorio mantovano.

Fauna
Sono presenti oltre 140 specie di vertebrati (pesci esclusi, sui quali le conoscenze sono ancora scarse e frammentarie) e 2.520 di invertebrati. 52 sono le specie animali tutelate a livello comunitario secondo la Direttiva Habitat (92/43/CEE) e la Direttiva Uccelli (79/409/CEE).
Nella Riserva sono state identificate 102 specie di uccelli delle quali circa la metà nidificanti. Particolarmente importanti sono quelle tipiche di ambienti forestali, per le quali la Riserva rappresenta l'unica area di nidificazione nota nella provincia di Mantova: nibbio bruno, allocco, scricciolo, pettirosso, luì piccolo, cincia bigia, picchio muratore, frosone.
Delle 27 specie di mammiferi censite particolarmente rilevanti sono il moscardino, il toporagno della Selva degli Arvonchi e il topo selvatico a dorso striato.

Palazzina Gonzaghesca
Al centro della Riserva sorge la Palazzina di Caccia voluta da Vincenzo I Gonzaga alla fine del 1500. Si tratta di un edificio dalle sembianze di un castello rustico traforato al centro da una grande loggia, i cui affreschi riportano a scene di caccia. All'interno un totale di dieci sale, tra cui due sale "d'onore" destinate a celebrare le attività di corollario alla caccia.
La Palazzina è visitabile in alcune domeniche, concentrate soprattutto nel periodo primaverile e autunnale, secondo il calendario del MiBAC concordato all'inizio di ogni anno con la Soprintendenza di Brescia. Le iniziative sono divulgate per mezzo della stampa locale e nazionale.
All'interno della Palazzina Gonzaga è presente una biblioteca naturalistica consultabile direttamente e anche on-line su ACNP (Archivio Collettivo Nazionale Periodici) e una sala didattica con strumenti innovativi di ausilio alle visite guidate e ai progetti didattici.

Fonte: www.corpoforestale.it

 

ORARI DI APERTURA

Dal 1 marzo al 31 ottobre: 9.00 - 19.00;

Dal 1 novembre al 28 febbraio: 9.00 17.00.

Giorni di chiusura: martedì e venerdì

 

PERIODI DI APERTURA

Tutto l'anno

 

BIGLIETTO D' INGRESSO

Dal 1 marzo al 31 ottobre - 2,50 euro

Indirizzo

Strada Statale Goitese 236 46045 Marmirolo MN

Telefono

0376-295933

Sito web

www.corpoforestale.it