BEATA PAOLA MONTALDI
Paola nasce dalla famiglia Montaldi, nella borgata Montaldo di Volta Mantovana, nel 1443.
A 15 anni (1458) Paola lascia le colline voltesi ed entra nel monastero delle clarisse di Santa Lucia in Mantova, professando i voti di castità, povertà, obbedienza, in clausura.
Con le soppressioni dei monasteri, volute prima da Giuseppe II e poi da Napoleone, Paola Montaldi inizia un periodico pellegrinare da un convento all’altro: da Santa Lucia al monastero delle domenicane di Santa Caterina, da Santa Caterina a quello delle domenicane di San Vincenzo.
Muore il 18 agosto 1514 all’età di 71 anni.
Nel 1813 la Comunità di Volta chiede di poter accogliere nella sua chiesa parrocchiale il corpo della concittadina. Nell’agosto dello stesso anno dal monastero di San Vincenzo l’urna viene portata in Cattedrale, dove un’équipe verifica la possibilità di trasferire il corpo incorrotto in una nuova urna, offerta dai Voltesi, e acconsente al trasferimento a Volta. Il 25 settembre 1813 l’urna con il corpo di Paola parte da Mantova, giungendo a Volta accolta da una moltitudine di fedeli.
Il riferimento “alto” per la realizzazione del nostro Cammino è naturalmente quello celebre di Santiago di Compostela, pur nella consapevolezza delle diversità profonde di carattere storico e geografico. Il Cammino di fede e di solidarietà vuole condurre alla conoscenza dei luoghi e delle vite di questi tre grandi Santi della micro-regione morenica che va dalle colline moreniche sino al Garda. Il carattere religioso prioritario deve naturalmente arricchirsi delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche di un territorio quanto mai importante per la Storia e per gli insediamenti artistici e culturali.